Dr. Andrea Adami
Consulente Finanziario Indipendente
Certificazione CFP di FPSB in corso
Educatore Finanziario Certificato AIEF
Consulente Patrimoniale ANCP
via garziere 11, 36013 - Piovene - R. (VI)
348 / 543 04 69
Chi sono
Mi chiamo Andrea Adami, sono un educatore finanziario ed erogo consulenza finanziaria indipendente su base generica.
Dopo la laurea ed alcune esperienze in aziende private ho frequentato due Master in consulenza finanziaria (2015 e 2024) presso Consultique SPA, primario studio italiano di consulenza indipendente, svincolato da ogni logica di vendita, quindi imparziale e finalizzato all’ esclusivo interesse dell’investitore. Collabora con "IlSole24ore" (per cui cura il rating di ETF e Fondi Pensione Aperti), con "Report" e "Ballarò" fra i più noti.
Dal 2023 è il primo ed unico ente formatore in Italia per l'ottenimento della certificazione CFP di FPSB, la più prestigiosa al mondo.
Nel 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo pieno alla consulenza finanziaria soprattutto dopo aver assistito alle ennesime, pesanti vicende che hanno coinvolto e sconvolto molti utenti bancari.
Avrei potuto scegliere la strada della vendita (promotore finanziario), sicuramente più facile e remunerativa.
Ho scelto invece di stare dalla parte del risparmiatore, dal punto di vista etico molto più gratificante.
La consulenza indipendente è l'unica alternativa alla fasulla (e costosa) "consulenza" erogata da banche e promotori.
Cosa vendo
Non vendo alcun prodotto finanziario, non ho legami di alcun tipo con nessun istituto di credito o di finanziamento, sono indipendente, non tocco i soldi del cliente e non faccio per forza cambiare intermediario.
Propongo e metto a disposizione la mia esperienza e professionalità supportato dal centro studi e analisi indipendenti di Consultique che mi assiste per dare la miglior consulenza finanziaria possibile.
Quale è la mia preparazione
Oltre ad alcuni esami di economia all'università, nel 2015 ho frequentato il Master Fee Only di Consultique, nel 2024 l’ Executive Master in pianificazione finanziaria propedeutico al superamento dell’esame CFP di FPSB Italia.
Quanto costo
La mia parcella dipende da vari fattori (complessità del patrimonio del cliente, status delle posizioni finanziarie in essere, tipologia e quantità di strumenti finanziari, livello di consulenza, esigenze del cliente) e verrà quantificata nel corso del primo colloquio gratuito.
La parcella viene ampiamente compensata dai risparmi ottenuti dismettendo strumenti eccessivamente costosi e sostituendoli con altri meno costosi, più efficienti e meno rischiosi.
Il consulente indipendente non è un ulteriore costo, tutt'altro, serve per eliminare tutti i costi inutili e dannosi e si ripaga con i migliori rendimenti conseguenti.
Finora hai ricevuto consigli gratis
Banche, promotori finanziari ed assicuratori (per le polizze vita) non erogano consulenza: vendono!
Il costo della finta "consulenza" è abilmente inglobato, in vari e fantasiosi modi, nei loro prodotti: c'è, ma non si vede.
Non solo, sono in palese conflitto di interesse con il cliente verso il quale hanno interessi diametralmente opposti: più alto il costo del prodotto sottoscritto (acquistato), maggiore il loro guadagno.
Ridurre i costi è il secondo pasto gratis nel mondo della finanza, questo determinerà migliori rendimenti futuri.
Ti arrangi da solo o ti segue un amico/parente
Anche il fai da te, se non supportato da un'adeguata conoscenza di base e da un’esperienza sufficiente, può essere dannoso e poco efficiente.
Per non fare errori che si possono pagare anche molto cari è necessaria una adeguata cultura finanziaria.
Breve storia della professione e il nuovo albo
Il riconoscimento della figura del consulente Finanziario Indipendente doveva essere introdotta nel 2007 con l'avvento della Mifid I, normativa europea per la tutela degli investitori.
Dopo un limbo durato 10 anni, durante il quale è stata negato ogni riconoscimento o passo in avanti alla professione, si è giunti al decreto del dicembre 2015 dove è stata prevista l'introduzione del nuovo albo OCF dove confluiscono gli ex promotori finanziari (ora definiti "consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede", di fatto agenti di commercio che percepiscono commissioni sugli strumenti finanziari che vendono) e gli ex consulenti finanziari indipendenti (ora definiti "autonomi", evidentemente l'aggettivo indipendente, che da sempre ha contraddistinto questa professione, risulta scomodo ai poteri forti).
I primi lavorano per banche o SIM e, anche se definiti consulenti, in realtà vendono.
I secondi invece erogano vera consulenza e non ricevono alcuna commissione per gli strumenti che raccomandano, si limitano a consigliare i propri clienti ad investire i risparmi o a finanziarsi nel modo migliore, sono completamente imparziali ed obbiettivi, il fine e il benessere del cliente sono l'unica priorità.
Nessun conflitto di interesse, quindi.
Viene pagato a parcella, come qualsiasi altro professionista, e non tocca il denaro del cliente che continua a operare autonomamente con la propria banca.
Mifid II e nuovo albo dicembre 2018
La consulenza finanziaria indipendente è praticamente sconosciuta in Italia ma è da sempre molto osteggiata dalle lobbies bancarie a cui fa molta paura perché porterà via una fetta sempre più consistente dei loro guadagni … a beneficio dei clienti.
L'istituzione del nuovo albo (OCF, operativo dal 3 dicembre 2018) in cui confluiscono anche gli ex promotori in realtà ha di fatto ucciso la nostra categoria sul nascere imponendo inizialmente una denominazione diversa ma soprattutto una serie di adempimenti e una struttura organizzativa economicamente e praticamente non sostenibile, soprattutto a singoli professionisti.
Il tutto a danno di chi invece cerca un supporto competente, disinteressato e realmente votato al servizio del risparmiatore il quale si trova quindi naturalmente portato a rivolgersi agli stessi intermediari finanziari di prima, con il pericoloso ed ineliminabile conflitto di interesse di sempre.
"Cambiare tutto affinché nulla cambi". Ci sono riusciti molto bene.
Banche e reti di vendita (gli ex promotori) hanno vinto ancora e su tutta la linea.
Un esempio banale ma significativo dell’orientamento del neonato albo: l'iscrizione annua per gli ex promotori ammonta a 180 €, per i consulenti finanziari autonomi a 500 € ! Perché?.
L'Italia con la MIFID II, normativa europea che tra l’altro ha introdotto ed ufficializzato la consulenza indipendente, ha perso una grande occasione per allinearsi alle nazioni finanziariamente più evolute.
Chi ci perde è ovviamente la nostra categoria, ma soprattutto i risparmiatori.
Dio solo sa quanto questi ultimi ne avrebbero bisogno e non mi riferisco solo alle tristi vicende delle Popolari o alla patetica vendita di diamanti in banca, queste sono solo le punte dell’iceberg.
D'altra parte il boccone era, e rimane, troppo grande per vederselo portare via, anche solo da una manciata di consulenti.
Una conseguenza importante derivante dall’applicazione della Mifid II, molto utile e potenzialmente dirompente per i delicati e provati equilibri tra banche ed investitori, è l'introduzione dell'obbligo di maggior trasparenza nella comunicazione di tutti i costi di ogni strumento finanziario venduto.
Sono ormai due anni che si conosce questa norma che è entrata in vigore il 3/1/18 ma solo entro marzo 2019 si potrà apprezzarne pienamente la portata in quanto i clienti riceveranno tutta la documentazione relativa al 2018.
Non è difficile prevedere che questa documentazione, obbligatoriamente più trasparente ed interessante, sarà anche molto più voluminosa del solito ma non per la maggior quantità di informazioni da comunicare.
Non credo di sbagliare se sospetto che queste informazioni scottanti e sempre tenute ben nascoste saranno annegate e mimetizzate ancor di più in una pletora inutile di fogli, grafici, parole e dati.
Gli intermediari odiano rivelare i costi degli strumenti che vendono.
Sono oltre due anni che sanno che lo devono fare.
Sono oltre due anni che sono al lavoro per capire come se la possono cavare, anche questa volta.
Probabilmente non ancora pronti (…), a febbraio 2019 hanno chiesto numi alla Consob per poter studiare meglio l’arduo compito di comunicare quanto realmente costano e possibilmente posticipare i termini.
Strano che non siano pronti a svelare quanto costano, vorrebbe dire che non sanno quanto guadagnano.
Strano anche che non abbiano ben compreso cosa devono fare: la normativa è chiarissima e non interpretabile.
Ma più che strano lo trovo scandaloso e vergognoso.
E irrispettoso verso chi ha predisposto la normativa e si aspetta che venga ottemperata.
Irrispettoso anche e soprattutto verso i loro stessi clienti che da tempo immemorabile pagano loro commissioni oggettivamente molto, troppo alte.
In Italia si tende sempre a far rispettare le leggi ai deboli, mai, difficilmente o non completamente ai forti.
E le banche rappresentano sicuramente i poteri forti in Italia.
Per questo e altri motivi ho deciso di non sottostare a questa pagliacciata del nuovo albo, non mi iscriverò.
Continuerò con orgoglio a definirmi consulente finanziario indipendente (autonomo non vuol dire nulla, anzi, ringrazio per aver lasciato libera questa denominazione) e continuerò a rendere noto tutto il marcio di questa parte di mondo. E non è poco.
Esercitare la consulenza finanziaria generica è ancora possibile e lecito, almeno finché esisterà la libertà di pensiero in un paese per molti versi tremendamente arretrato, ingiusto e corrotto.
Ad alcuni evidentemente non piacciamo
- Ci hanno imposto di cambiare nome (evidentemente ’’indipendenti’’ per loro era scomodo).
- Nemmeno ’’promotore finanziario’’ andava più bene, meglio una definizione simile alla nostra, tanto per chiarezza …
- Hanno procrastinato di 10 anni il riconoscimento della nostra professione.
- Hanno tentato di impedirci di operare fuori dai nostri uffici.
- Nel nuovo albo (dicembre 2018) confluiscono sia i veri consulenti (ora autonomi), sia i finti (ex promotori = agenti di commercio che guadagnano su commissioni occultate nei prodotti che vendono) arrivando ad un risultato pessimo, ridicolo ed iniquo.
- Con la Mifid II banche e promotori potevano scegliere di erogare consulenza indipendente: tutti hanno scelto invece la vendita, questione di introiti?
- Gli ex promotori sono circa 56.000, gli autonomi qualche centinaio.
- Ci obbligano a dotarci di una struttura (non ancora definita) e di sobbarcarci di costi ed adempimenti non sostenibili da singoli professionisti.
- Non possiamo nemmeno essere iscritti alle newletters degli intermediari finanziari …
- Noi versiamo 500 € all’ anno all’albo, gli ex promotori solo 185 …
- Dovremmo sospendere l’assistenza ai nostri attuali clienti fino all’avvenuta iscrizione all’albo, in aperto conflitto con quanto stabilisce l’art. 47 Cost.: ’’La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme …’’